Play-off 2023, la differenza tra i quarterback della AFC e della NFC

Purdy, Mayfield, Goff e Love valgono zero. Dev'essere vero, l'ho letto su X-Twitter

18/01/2024 | Di Claudio_VL | Commenti: 0

SI.com ha pubblicato un articolo che raccoglie commenti trovati su Twitter riguardo alla differenza qualitativa tra i quarterback della AFC e quelli della NFC che sono arrivati ai play-off. Da una parte, nella AFC, tre franchise quarterback di successo come Patrick Mahomes, Josh Allen, Lamar Jackson e il rookie C.J. Stroud, appena arrivato nella NFL ma già a livelli stratosferici.

Dall’altra parte, a rappresentare la NFC, secondo i commenti visti online, ci sono quattro sfigati, quattro QB quasi-falliti che nessuno si aspettava di vedere ai play-off e che non forse non hanno diritto di esserci: Brock Purdy dei San Francisco 49ers, Baker Mayfield dei Tampa Bay Buccaneers, Jordan Love dei Green Bay Packers e Jared Goff dei Detroit Lions.

Secondo gli esperti su Twitter/X, Brock Purdy continua ad essere “Mister Irrelevant“, l’ultimo giocatore selezionato nel draft del 2022, un giocatore che “ha fatto perdere“ (da solo?) tre partite di fila ai 49ers, quest’anno. E invece no, diciamo noi. Purdy e’ il QB che, dopo aver sostituito Trey Lance che aveva sostituito Jimmy Garoppolo, lo scorso anno, guidò i 49ers fino ai play-off, fino alla finale di conference con gli Eagles, ha dato ai 49ers stabilita’; quest’anno Purdy e’ il miglior QB della NFL per rating (113) e yards/passaggi tentati (9,6). Non è più uno sconosciuto, una sorpresa: è il titolare dei 49ers, un leader intelligente e capace. Trovarlo nei play-off non è una cosa imprevedibile: sarebbe una sorpresa non trovarcelo.

Baker Mayfield è stato selezionato nel draft del 2018 e da allora ha già cambiato quattro squadre (Browns, Panthers, Rams e Buccaneers), tre negli ultimi 18 mesi. Quella ai Buccaneers era la sua ultima possibilità di restare nella NFL, dicono gli esperti, giusto? Sbagliato. Mayfield venne selezionato per primo nei draft del 2018; che fosse una posizione meritata o meno, o che la sua valutazione fosse inflazionata dal desiderio dei Cleveland Browns di pescare finalmente un franchise quarterback, non cambia la situazione: Mayfield venne valutato come i miglior giocatore uscito dall’università quell’anno.

I Browns non hanno messo davanti a Mayfield una linea offensiva sufficientemente solida, non gli hanno dato il tempo di recuperare dopo un infortunio nel 2021, e - in sintesi - hanno avuto molta meno pazienza con un “rookie QB” come Mayfield di quella che stanno avendo ora con il veterano Deshaun Watson, che è costato loro molto di piu’ (in soldi e in reputazione). Mayfield ha fatto bene lo scorso anno nei Rams, come sostituto di Stafford, senza conoscere l’intero playbook di Sean McVay. I Bucs l’hanno acquisito grazie a quelle prestazioni, e per una presunta similitudine caratteriale con il leggendario Tom Brady: una gran voglia di vincere e un chip on the shoulder, un rancore che se per Brady derivava dall’essere stato selezionato al 199esimo posto nel draft, per Mayfield potrebbe essere causato da tante cose: il suo non essere altissimo (1,84m), l’essere arrivato a giocare QB all’universita’ senza una borsa di studio per lo sport, il fatto che il suo secondo nome è Reagan, e poi appunto i suoi anni coi Browns.

Mayfield gioca con gli stessi giocatori che avuto a disposizione Tom Brady di lo scorso anno, e ha già fatto meglio di quanto fece il leggendario TB12 al suo ultimo anno a Tampa Bay. Ora e’ nei play-off, se l'è meritato, e se dovesse avere successo fino in fondo ridimensionerebbe l’importanza di Brady nel Super Bowl conquistato dai Bucs due anni fa: se Mayfield vince con gli stessi giocatori che aveva Brady, allora Brady non e’ l’unico responsabile del successo di Tampa Bay, e magari neppure dei Patriots. Bill Belichick ringrazia sentitamente.

Parliamo di Jordan Love, ora. I suoi critici, quelli che fanno notare la differenza di qualità tra i quarterback della AFC e quelli della NFC, dicono che Love stava per perdere il posto di titolare nei Packers, dopo le prime partite di questo campionato. Ammesso e non concesso che sia vero, i Packers hanno la tradizione, iniziata con Aaron Rodgers, di scegliere con cura i successori del loro franchise QB, fagli fare panchina per anni dietro al titolare, e poi dar loro le redini della squadra solo quando il titolare dimostra di essere arrivato alla frutta. Aaron Rodgers è stata la riserva di Favre per tre anni prima di diventare titolare; Jordan Love è stata la riserva di Rogers per tre anni, prima che il Messia Che Ci Meritiamo si trasferisse a New York (mercato più adatto alle sue ambizioni di leader culturale). Love e’ l’erede designato, ha avuto pazienza e ha imparato senza rompersi le ossa (a differenza di Mayfield, Trey Lance e altri), ha statistiche eccellenti, ha il supporto della squadra dietro di sé. Non è nei play-off per caso o per sbaglio.

Infine, il caso di Jared Goff. Scaricato dai Los Angeles Rams dopo aver portato la squadra al Super Bowl nel campionato 2018, al suo terzo anno tra i professionisti, Goff venne scaricato dai Rams per acquisire Matthew Stafford dai Lions. Lo scambio ha funzionato per entrambe le squadre: Stafford ha guidato Los Angeles alla vittoria nel Super Bowl LVI, Goff è secondo per yards (4.575) e ha dimostrato di essere un leader. Non è colpa di Stafford se i Lions non sono arrivati al successo con lui, ma come non dare merito a Jared Goff se ora i Lions sono arrivati alla prima vittoria nei playoff in 30 anni (e quella precedente risale a 34 anni prima, nel 1958). Come dice Michael Rosenberg su si.com, i Lions hanno dato a Goff le tre cose di cui aveva piu’ bisogno: una societa’ che crede in lui, una linea offensiva eccellente, e un coordinatore offensivo creativo, Ben Johnson. Con questi parametri, Jared Goff fa parte dei migliori QB della NFL.

In conclusione: certo, Mahomes, Allen e Jackson sono tre dei migliori quarterback della NFL, e Stroud pare destinato ad entrare nell’elite dei QB della NFL. Ma i quattro QB della NFC non sono degli sprovveduti.



Argomenti: Quarterback

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